Scuola: per Sofia incontri ed esperienze positive

piedini

Non si può certo dire di essere fortunati quando nella propria famiglia irrompe con violenza la disabilità: ti crolla il mondo addosso, si frantumano i sogni, ti scoppia il cuore per il dolore.

Per riemergere dal pozzo della disperazione, devi reimparare a vivere e a riscrivere la tua vita e con grande sforzo e sofferenza.

Per un aspetto però dobbiamo dire di essere stati fortunati: l’incontro con persone speciali che hanno reso migliore la vita di Sofia e, di conseguenza, la nostra.

Dopo aver letto sulla rivista VIVIRETT le tesi su scuola speciale per bambini disabili e scuola pubblica ci è venuta voglia di condividere con la “famiglia dell’Airett” la bella esperienza scolastica di Sofia.

Il percorso di Sofia (iniziato a 22 mesi con il Nido, seguito dalla Scuola Materna di Tuenno, dalla Scuola Primaria e dalla Secondaria di Primo Grado dell’I.C. di Tuenno) è stato caratterizzato da incontri ed esperienze positive.

Ogni grado di scuola ha allestito un ambiente adeguato alle difficoltà motorie di Sofia, ai bisogni affetti-vo-emotivi e di crescita conoscitiva.

I nostri iniziali timori sono sempre stati superati dall’atteggiamento di accoglienza e disponibilità dei bambini, degli insegnanti e del personale scolastico.

È stato favorito il benessere di Sofia in tutti gli aspetti importanti per la crescita: ludico, relazionale, cognitivo, facilitandone l’integrazione.

Anche in quei delicati momenti del passaggio da un grado di scuola all’altro c’è sempre stato un sostegno ed un accompagnamento attento da parte delle figure di riferimento, che hanno predisposto un efficace anno ponte tra la scuola Materna e la Primaria, e tra la Primaria e la SSPG.

Per noi genitori la scelta del passaggio alla Scuola Secondaria di Primo Grado è stato un momento problematico.

Avevamo il timore che con i ragazzi di un’età più difficile e delicata, Sofia non avrebbe trovato un ambiente a lei congeniale, ma lei stava bene con quel gruppo con il quale aveva condiviso un bel po’ di strada: Scuola Materna e Scuola Primaria e ci sembrava sbagliato e rischioso perdere questa ricchezza e questo punto di riferimento.

Abbiamo dunque deciso prediligendo l’aspetto relazionale, trascurando quello cognitivo per il quale naturalmente non sarebbe mai stata preparata.

Questa opzione si è rivelata poi un successo. Anche la nuova classe, composta da “vecchi” amici e nuovi ragazzi provenienti dai paesi limitrofi si è palesata “in gamba”, grazie anche al prezioso lavoro di mediazione e valorizzazione delle differenze realizzato dall’assistente educatore e dai professori di classe, i quali hanno spesso sottolineato come la presenza di Sofia costituisca un elemento utile a far emergere gli aspetti positivi di ogni compagno.

Giunta alla terza media, quando il suo gruppo avrebbe “spiccato il volo” per la scuola superiore abbiamo programmato, in accordo con educatori e insegnanti, la bocciatura di Sofia per favorire la sua permanenza in questo contesto scolastico. Così è stata inserita gradualmente, per alcune attività, in una nuova classe con la quale avrebbe frequentato poi ulteriori due anni.

All’inizio di febbraio di quest’anno Sofia ha intrapreso il “progetto ponte” verso la Scuola S. di SG, trascorrendo lì alcune ore (il prossimo anno la frequenterà al mattino) e verso il centro educativo GSH (che raggiunge per il pranzo e la permanenza pomeridiana).

Momenti importanti per farle conoscere due realtà che l’anno prossimo per lei saranno la quotidianità.

Siamo ben consci che gli ambienti sono completamente diversi da quello “ovattato” che in questi anni l’ha aiutata a crescere proteggendola e assecondando le necessità sue e quelle familiari.

A tal riguardo siamo già in apprensione, ma auspichiamo e siamo fiduciosi che anche lì troverà persone che l’aiuteranno e le daranno serenità al di fuori dell’ambiente familiare.

A questo punto desideriamo rivolgere un elogio e il ringraziamento a tutti gli insegnanti della scuola di ogni ordine e grado che hanno incontrato e condiviso con Sofia momenti belli di crescita. Un saluto e un ringraziamento ai bambini e ai ragazzi che le sono stati amici e l’hanno accolta; speriamo che l’affetto e la simpatia possano continuare a manifestarsi anche al di fuori del contesto scolastico.

Ci sembra giusto soffermarci sulle insegnanti di sostegno e le assistenti educatrici che nel percorso scolastico di Sofia hanno avuto un ruolo determinante nel creare relazioni costruttive con compagni e docenti, svolgendo un importante e difficile lavoro di mediazione, con un notevole dispiego di energie fisiche e mentali.

A tutte loro va il nostro apprezzamento e la nostra più grande riconoscenza.

Ci permettiamo di nominarne alcune: Lidia, Lorena, Miriam, Roberta, che al Nido, alla Materna, alla Primaria e alla SSPG hanno avuto una funzione predominante e hanno condiviso più tempo scuola con Sofia.

In particolare Roberta, che da ormai sette anni accompagna Sofia con dolcezza ed entusiasmo inesauribile, attenta alla sua comunicazione cerca sempre di incoraggiarla o tranquillizzarla nelle variegate situazioni, a lei, per noi un dono prezioso, esprimiamo la nostra stima e il nostro grandissimo GRAZIE.

I genitori di Sofia Moratti

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