In corso Ricerca di base

Riprogrammazione dei fibroblasti da pazienti con RTT in neuroni funzionalmente attivi per terapia sostitutiva proteica in vitro

La Sindrome RETT è un disturbo progressivo del neurosviluppo legata al cromosoma X causato da mutazioni nel gene della proteina MeCP2 (methyl CpG binding protein 2) che codifica l’omonima proteina (MeCP2). Attualmente sono in fase di sviluppo diverse strategie terapeutiche per il trattamento della sindrome di Rett.

Riprogrammazione dei fibroblasti da pazienti con RTT in neuroni funzionalmente attivi per terapia sostitutiva proteica in vitro

La Sindrome RETT è un disturbo progressivo del neurosviluppo legata al cromosoma X causato da mutazioni nel gene della proteina MeCP2 (methyl CpG binding protein 2) che codifica l’omonima proteina (MeCP2). Attualmente sono in fase di sviluppo diverse strategie terapeutiche per il trattamento della sindrome di Rett. Tuttavia, al momento non esiste una terapia efficace in grado di modificare il decorso della malattia.
Pertanto, è di fondamentale interesse sviluppare strategie terapeutiche per questa sindrome devastante. Uno dei principali risultati della ricerca degli ultimi dieci anni è stato che alcuni dei fenotipi Rett potrebbero essere recuperati o almeno fortemente migliorati dalla riattivazione del MeCP2 endogeno o dal rilascio sistematico di MeCP2 attivo anche nella fase tardiva e sintomatica della malattia.


A questo proposito, noi vogliamo convalidare preclinicamente se gli effetti della proteina di fusione rilasciata nelle cellule del sistema nervoso centrale dei pazienti con sindrome di Rett fossero in grado di salvare il fenotipo cellulare specifico della malattia.
Per questo, utilizzeremo modelli neuronali all’avanguardia utilizzando la transdifferenziazione diretta dai fibroblasti del paziente.
Dopo la definizione dettagliata dei modelli inerenti la caratterizzazione strutturale e funzionale delle cellule differenziate del sistema nervoso centrale, così come il sequenziamento dell’RNA e l’analisi di associazione genomica, il rilascio funzionale di una proteina di fusione MeCP2 nei modelli cellulari derivati dal paziente con sindrome di Rett sarà indagato.
Inoltre, vi è un forte bisogno di neuroni funzionalmente attivi e di altri tipi di cellule specifiche del cervello dei pazienti con sindrome Rett per studiare i meccanismi sottostanti alla malattia. L’uso di questo modello cellulare derivato dal paziente ricapitolerà i neuroni RTT umani più vicini e rappresenterà uno strumento promettente per indagare il recupero del fenotipo Rett e dei sintomi associati con la proteina di fusione MeCP2.