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PROGETTO SPERIMENTALE: LETTOSCRITTURA

L’obiettivo principale di questa ricerca è dimostrare che le bambine con RTT possano imparare a leggere e scrivere. Gli scopi specifici sono due: 1) insegnare le abilità di base delle letto-scrittura; 2) individuare un parametro oggettivo attestante l’acquisizione di tale abilità.

PROGETTO SPERIMENTALE: LETTOSCRITTURA

DESCRIZIONE

Le abilità di letto-scrittura nella Sindrome di Rett (RTT) sono state scarsamente indagate. Nei soggetti con sviluppo tipico, la capacità di lettura si acquisisce attraverso la verbalizzazione o l’uso di gesti deittici e in particolare l’abilità di usare l’indice. Sebbene le bambine con RTT perdano le capacità linguistiche e le funzioni motorie delle mani, mantengono l’uso controllato e intenzionale dello sguardo ai fini comunicativi. In letteratura, è stato dimostrato che le bambine con RTT usano lo sguardo per indirizzare l’attenzione visiva di uno o più partner, o per focalizzarsi su qualsiasi oggetto a scopi comunicativi deliberati (Neul et al, 2010; Sargent et al, 2013). Tenuto conto che lo sguardo abbia un potenziale uso comunicativo nelle bimbe con RTT, si può avanzare l’ipotesi che sia possibile finalizzare l’uso dello sguardo intenzionale per insegnare a leggere e scrivere alle bambine con RTT.
In letteratura, esiste solo uno studio che ha esaminato la possibilità di insegnare le abilità di letto-scrittura (Fabio, Castelli, Marchetti e Antonietti, 2013). Si tratta di uno studio su caso singolo, una ragazza di 21 anni con RTT sottoposta a un programma di potenziamento cognitivo applicato ai concetti di base della letto-scrittura. I risultati hanno dimostrato che la ragazza aveva imparato a leggere ed usare, ai fini comunicativi, 16 parole tra cui: nomi dei familiari (papà, mamma) e oggetti di uso comune. Inoltre, la ragazza era capace di comporre parole usando il suo dito indice su un tablet dotato di lettere dell’alfabeto. In conclusione, questo studio ha dimostrato che il trattamento di potenziamento cognitivo è efficace nello sviluppare le capacità di letto-scrittura in una ragazza con RTT. Tuttavia, i risultati devono essere interpretati con cautela, poichè si tratta di uno studio su caso singolo. Pertanto, si rende necessario estendere i risultati ottenuti da tale studio, replicandolo su un campione più ampio al fine di validare il protocollo applicato.

OBIETTIVI

L’obiettivo principale di questa ricerca è dimostrare che le bambine con RTT possano imparare a leggere e scrivere. Gli scopi specifici sono due: 1) insegnare le abilità di base delle letto-scrittura; 2) individuare un parametro oggettivo attestante l’acquisizione di tale abilità.

Nello specifico

insegnare le abilità di base delle letto-scrittura.

individuare un parametro oggettivo attestante l’acquisizione di tale abilità.

strumenti e parametri

AMELIE

Software a controllo oculare di comunicazione aumentativa e alternativa e di potenziamento cognitivo

I parametri considerati saranno quelli del tracciamento oculare:

- Lunghezza delle fissazioni oculari.
- Durata dello sguardo sullo stimolo target.

risultati attesi

Ci si aspetta che le bambine con RTT imparino a leggere e scrivere attraverso l’uso dell’eye-tracker. Nello specifico, ci si aspetta che le bimbe acquisiscano le capacità di letto-scrittura in circa 4/6 mesi di trattamento. Ci si aspetta, altresì, di testare e consolidare l’attendibilità dei parametri dell’eye-tracker, valevoli come parametri oggettivi attestanti l’acquisizione delle capacità di letto-scrittura nelle bambine con RTT.
Inoltre, per rendere il protocollo ancora più rigoroso, sarebbe auspicabile reclutare un gruppo di controllo: un gruppo di bambine, omogeneo in termini di età e pre-requisiti comunicativi al gruppo sperimentale, non sottoposto al percorso di CAA e di potenziamento cognitivo con eye-tracker per valutare se le differenze nelle capacità di letto-scrittura tra i due gruppi siano attribuibili al trattamento.

implicazioni

Questo progetto di ricerca potrebbe avere un importante impatto scientifico. Dal punto di vista teorico, tale studio potrebbe offrire supporto scientifico all’ipotesi che sia possibile insegnare a leggere e scrivere alle bimbe con RTT, identificando parametri oggettivi attestanti l’acquisizione di capacità di letto-scrittura in questi soggetti. Da un punto di vista clinico/riabilitativo, potrebbe dimostrare l’efficacia di trattamenti di CAA e di potenziamento cognitivo svolti attraverso eye-tracker e applicati alle capacità di letto-scrittura.